di Bartolo Ciccardini
Bartolo Ciccardini, vicino a Dossetti negli anni cinquanta del Novecento, è un testimone e protagonista delle vicende politiche italiane dei primi decenni della Repubblica. Cattolico, democristiano, poi nei cristiano-sociali, sostiene oggi la necessità di una riaggregazione politica dei cattolici. Questo è un intervento alla presentazione del libro
“Quando si faceva la Costituzione”
di Telemaco Portoghesi Tuzi e di Grazia Tuzi
(1 Febbraio 2012 all’Istituto Sturzo - Roma)
1)
Questo libro è un diario quasi quotidiano di un evento straordinario. Nel 1945-46 attorno alla Chiesa Nuova si formò un piccolo villaggio di immigrati. Il nucleo era bresciano, come erano in gran parte bresciani i padri della Chiesa Nuova, originari dell’Oratorio di Brescia, caro a Giovan Battista Montini. Una partigiana bresciana trovò ospitalità nella casa delle Signorine Portoghesi, si portò con sé una parlamentare di Genova e un gruppo di giovani deputati provenienti dall’Università Cattolica, dove avevano costituito, da alcuni anni, un gruppo per studiare i problemi di quella ora tragica.
Questo piccolo gruppo si sistemò in un appartamento del primo piano, che poi diventò una sorta di noviziato e di punto di incontro per la generazione successiva. Nella stessa via i padri dell’oratorio avevano aperto una mensa che era frequentata dai dirigenti della Fuci e da un gruppo di studenti dalla promettente carriera accademica.
Il libro di Telmo e di Maria Grazia Tuzi è un libro importante. Infatti, registrando il diario della vita che si svolgeva in una casa ospitale della vecchia Roma, ci restituisce l’atmosfera di un momento storico della nostra vita politica e non solo. Ci restituisce una temperatura, un modo di sentire la cultura e la politica, su cui è giusto soffermarsi.
Continua...

Questo piccolo gruppo si sistemò in un appartamento del primo piano, che poi diventò una sorta di noviziato e di punto di incontro per la generazione successiva. Nella stessa via i padri dell’oratorio avevano aperto una mensa che era frequentata dai dirigenti della Fuci e da un gruppo di studenti dalla promettente carriera accademica.
Il libro di Telmo e di Maria Grazia Tuzi è un libro importante. Infatti, registrando il diario della vita che si svolgeva in una casa ospitale della vecchia Roma, ci restituisce l’atmosfera di un momento storico della nostra vita politica e non solo. Ci restituisce una temperatura, un modo di sentire la cultura e la politica, su cui è giusto soffermarsi.