mercoledì 24 ottobre 2012

Scoprire l'America


di Raniero La Valle

L’incanaglirsi della vita politica italiana, con la grande epifania della corruzione, con il governo impietoso dalle “misure brutali”, con il demiurgo lombardo e le primarie interpretate dallo sfidante come un gioco al massacro, ha fatto scomparire l’America. Le televisioni, che dovrebbero guardare in grande, al massimo spingono gli occhi sull’Europa per dirci che cosa ancora ci chiede¸ i giornali si riempiono dell’abbandono di Veltroni, della resistenza di D’Alema, di Renzi che va in autobus e Grillo che va a nuoto; e l’opinione pubblica, sempre meno informata e educata a capire come vanno le cose, precipita sempre più nel provincialismo culturale e nel qualunquismo politico. Nessuno si ricorda che c’è una realtà globale infermento, che si rischia la guerra tra Israele e Iran, che la Palestina è disperata, che l’Africa è sempre percossa da flagelli e da conflitti tribali, e che in questi giorni si gioca negli Stati Uniti il destino del mondo. Infatti l’elezione del presidente americano è una sentenza per il mondo; e allora sarebbe bene che tornassimo a scoprire l’America, per decidere poi che cosa dobbiamo essere e che cosa dobbiamo fare noi, Italia ed Europa.
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lunedì 8 ottobre 2012

I politici


di Raniero La Valle

Non c’è dubbio che è colpa dei politici se oggi ci dibattiamo nella pessima condizione civile e sociale in cui siamo. Ma bisogna stare attenti a dire “politici”, perché “politici” erano detti anche i detenuti antifascisti nelle celle del regime, “politici” erano chiamati i galeotti Gramsci e Pertini nella casa penale di Turi, “politici” erano definiti i domenicani imprigionati e torturati dai militari brasiliani nel carcere Tiradentes di San Paulo, e “partito dei politici” era detto nella Francia del 500 il movimento che contro la violenza dei cattolici e degli ugonotti propugnava la tolleranza religiosa, e da cui uscì Jean Bodin che con la sua teoria della sovranità e i “Sei libri della Repubblica” fornì, nel bene e nel male, dei fondamenti teorici allo Stato moderno.
Oggi invece nella vulgata mediatica e nelle chiacchiere da bar i politici sono quelli che rubano. E purtroppo è vero che molti lo fanno, ma è ancora più grave che negli ultimi decenni le istituzioni in Italia siano state cambiate in modo tale che la politica, perduta la caratteristica di servizio e dileggiata come professione non meritevole di rispetto e di pensione come ogni altra, sia stata trasformata, ex lege, in mezzo di arricchimento indiscriminato. Per un accumulo di decisioni di politici anche onesti ma scriteriati, le cariche elettive sono state trasformate in fabbriche della fortuna, grazie alle quali indigenti di ogni tipo, gente del ceto medio, mal laureati e imprenditori di mezza tacca precipitano in vetta alla scala sociale e cambiano la loro vita per sempre. Questi non sono i costi della
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