venerdì 29 ottobre 2010

Kairós Palestina

di Raniero La Valle

Non è permesso di ricorrere a posizioni teologiche bibliche per farne uno strumento a giustificazione delle ingiustizie”.
E in modo ancora più esplicito: “Non ci si può basare sul tema della Terra Promessa per giustificare il ritorno degli ebrei in Israele e la espulsione dei palestinesi”: la prima affermazione è contenuta nel Messaggio al Popolo di Dio (cioè a tutto il mondo) del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente; la seconda affermazione è dell’Arcivescovo greco-melchita Cyrill Salim Bustros, che nella Sala Stampa vaticana ufficialmente l’ha presentato e spiegato.
Questa cosa nessuna Chiesa l’aveva mai detta.
Che la Bibbia possa ispirare la condotta dei dirigenti di uno Stato nessuno l’ha mai contestato. Ma che la Bibbia possa essere l’origine di una sovranità moderna, prendere il posto di una Costituzione, legittimare occupazioni militari, colonizzazioni ed espulsione di popolazioni autoctone, non è normale, e tuttavia questo nessuno l’aveva mai contestato ad Israele. È per questo che le reazioni del governo israeliano prima ancora che di
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La legge elettorale

di Raniero La Valle

Il cambiamento della legge elettorale non è più ormai solo una questione di funzionamento o non funzionamento del sistema, e perfino nemmeno una questione di salvezza o perdita della democrazia. È la prima e forse l’unica cosa che oggi possiamo fare perché l’Italia non si chiuda a lungo termine nel sigillo di una società arrogante incolta e violenta, quale è stata costruita in questi ultimi vent’anni dai picconatori e dagli innovatori da Cossiga alla Bicamerale a Berlusconi. Il bipolarismo maggioritario che ha messo i figli contro i padri e i poveri contro gli stranieri, ha reso popolare una cultura che congiunge ignoranza e violenza, e che ormai esce perfino dai tombini della Metropolitana. Se la violenza magmatica che attraversa oggi tutti gli strati sociali dovesse trovare le vie di un minimo di strutturazione e di guida, gli esiti sarebbero tragici. Può un sistema politico essere causa di questo? Sì, perché se è la società a
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lunedì 18 ottobre 2010

LA VENDETTA AFGHANA

di Raniero La Valle

L’Afghanistan è l’ultimo – ma non ultimo – frutto avvelenato che si è lasciato dietro il fallimento del “nuovo secolo americano”: un secolo che, nella visione parossistica di Bush e della destra americana, irresponsabilmente sostenuta dai Blair e dai Berlusconi europei, avrebbe dovuto fare degli Stati Uniti il sovrano del mondo, del dollaro il metro di misura dell’universo, del sistema neoliberista l’unico regime economico e politico consentito, e degli “Stati canaglia” un deserto. Questa politica ha devastato l’economia mondiale, ha diffuso la povertà perfino tra i ricchi e reso più miserabili i poveri, ha distrutto l’Iraq, ha compromesso le prospettive di pace in Medio Oriente e ha impantanato gli eserciti occidentali in Afghanistan.

Se noi stiamo in Afghanistan a morire, ci stiamo per questo; ma non moriamo solo noi, ma anche sono morti quasi 2000 soldati della coalizione, e 40.000 afghani tra militari e civili, mentre centinaia di reduci americani ed inglesi si sono suicidati, come denuncia un appello lanciato dall’ex vescovo di Caserta mons. Nogaro. Se siamo lì in quel contagio di morte, ci stiamo non perché abbiamo fatto una scelta di valori (mettendo in campo per esempio la Costituzione italiana), ma perché, senza scelta, ci siamo messi al servizio di quell’empio disegno.
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lunedì 4 ottobre 2010

Raniero La Valle parla dal palco del NoBDay2 - 2/10/2010




CLICCA SUL LINK PER ANDARE AL SITO DI RADIO RADICALE, NELLA PAGINA DOVE TROVERETE IL LINK ALL'INTERVENTO DI RANIERO LA VALLE: http://www.radioradicale.it/scheda/312231
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sabato 2 ottobre 2010

Il re è mascherato

di Raniero La Valle

Prima di lasciare la scena, il re vi compare mascherato, nell’estremo tentativo di salvare il suo potere. È questo che ha fatto Berlusconi nelle giornate parlamentari del 29 e 30 settembre, che hanno segnato la sua sconfitta perché hanno dimostrato che ormai l’opposizione non è più solo dei gruppi di minoranza, ma di due gruppi della stessa maggioranza – i finiani e i siciliani di Lombardo – che lo tengono in pugno, gli hanno dato una fiducia condizionata e lo hanno umiliato con durissimi discorsi di demolizione e di critica.

Con quale maschera il presidente del Consiglio si è travisato per non cadere dal trono?

Anzitutto si è presentato come una personcina per bene, conciliante e pronto al dialogo con i suoi e con i loro, nascondendo che “i loro” li aveva sempre trattati con odio apostrofandoli come antitaliani e comunisti, e “i suoi” li aveva cacciati dal partito e contro
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