Ci sono sempre due strade, anche per la Repubblica, una per il bene, l’altra per il male. Due notizie giunte nello stesso giorno hanno aperto uno squarcio sull’una e sull’altra.
La prima notizia è che la Corte d’Appello di Genova ha rovesciato la sentenza di assoluzione, abbastanza scandalosa, che era stata pronunciata in primo grado per l’irruzione della polizia nella caserma Diaz nel luglio del 2001, durante il G 8 di Genova.
Che lì fossero stati commessi dei veri e propri crimini contro ragazzi inermi era apparso agli occhi di tutti, e non c’era stato bisogno di intercettazioni per scoprirlo. Per di più erano stati crimini commessi in nome dello Stato, a fini di ordine e sicurezza pubblica, così come erano interpretati dal governo del tempo; né erano stati eccessi di subalterni, ma esecuzione di ordini giunti attraverso una catena di comando risalente molto in alto.
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Che lì fossero stati commessi dei veri e propri crimini contro ragazzi inermi era apparso agli occhi di tutti, e non c’era stato bisogno di intercettazioni per scoprirlo. Per di più erano stati crimini commessi in nome dello Stato, a fini di ordine e sicurezza pubblica, così come erano interpretati dal governo del tempo; né erano stati eccessi di subalterni, ma esecuzione di ordini giunti attraverso una catena di comando risalente molto in alto.