giovedì 22 settembre 2016

La verità del referendum



di Raniero La Valle

Discorso tenuto il 16/09/2016 a Messina nel Salone delle bandiere del Comune in un’assemblea sul referendum costituzionale promossa dall’ANPI e dai Cattolici del NO e il 17/09/2016 a Siracusa in un dibattito con il prof. Salvo Adorno del Partito Democratico, sostenitore delle ragioni del Sì.

Cari amici,
poichè ho 85 anni devo dirvi come sono andate le cose. Non sarebbe necessario  essere qui per dirvi come sono andate le cose, se noi ci trovassimo in una situazione normale. Ma se guardiamo quello che accade intorno a noi, vediamo che la situazione non è affatto normale. Che cosa infatti sta succedendo?
Succede che undici persone al giorno muoiono annegate o asfissiate nelle stive dei barconi nel Mediterraneo, davanti alle meravigliose coste di Lampedusa, di Pozzallo o di Siracusa dove noi facciamo bagni e pesca subacquea. Sessantadue milioni di profughi, di scartati, di perseguitati sono fuggiaschi, gettati nel mondo alla ricerca di una nuova vita, che molti non troveranno. Qualcuno dice che nel 2050 i trasmigranti saranno 250 milioni.
E l’Italia che fa? Sfoltisce il Senato.
E’ in corso una terza guerra mondiale non dichiarata, ma che fa vittime in tutto il mondo. Aleppo è rasa al suolo, la Siria è dilaniata, l’Iraq è distrutto, l’Afganistan devastato, i palestinesi sono prigionieri da cinquant’anni nella loro terra, Gaza è assediata, la Libia è in guerra, in Africa, in Medio Oriente e anche in Europa si tagliano teste e si allestiscono stragi in nome di Dio.
E l’Italia che fa? Toglie lo stipendio ai senatori.
Fallisce il G20 ad Hangzhou in Cina. I grandi della terra, che accumulano armi di distruzione di massa e si combattono nei mercati in tutto il mondo, non sanno che pesci pigliare e il vertice fallisce. Non sanno che fare per i profughi, non sanno che fare per le guerre, non sanno che fare per evitare la catastrofe ambientale, non sanno che fare per promuovere un’economia che tenga in vita sette miliardi e mezzo di abitanti della terra, e l’unica cosa che decidono è di disarmare la politica e di armare i mercati, di abbattere le residue restrizioni del commercio e delle speculazioni finanziarie, di legittimare la repressione politica e la reazione anticurda di Erdogan in Turchia e di commiserare la Merkel che ha perso le elezioni amministrative in Germania.
E in tutto questo l’Italia che fa? Fa eleggere i senatori dai consigli regionali.
Continua...

martedì 13 settembre 2016

Cattolici e Costituzione



Raniero La Valle
discorso tenuto a Rovigo il 10/09/2016

Non c’è bisogno di essere cattolici per avere buone ragioni per opporsi alla riforma costituzionale voluta dal governo Renzi. Basterebbero le ragioni futili e pretestuose che sono avanzate dai propagandisti del SI per comprendere le ragioni del rifiuto.
Tra questi argomenti c’è quello del risparmio dei costi della democrazia, con il pietoso corollario che i soldi così risparmiati verranno finalmente distribuiti ai poveri
Ma la tesi del risparmio è stata già demolita dalla Corte dei Conti, che ha mostrato come il risparmio degli stipendi dei senatori sarebbe di solo 58 milioni l’anno, mentre tutta la macchina del Senato, che continuerebbe ad esistere, ne fa spendere 550 milioni. Altre stime scendono sotto i 50 milioni di minori spese, neanche un euro per ogni italiano avente diritto al voto. Per cui si potrebbe coniare uno slogan: vuoi risparmiare 90 centesimi l’anno? Prendili dai senatori e manda a casa il Senato: che per sostenere il passaggio al monocameralismo non è un grande argomento.
Ma al di là delle cifre, la domanda è perché ci vogliono far comprare meno democrazia. Infatti di questo si tratta: mettere in Costituzione meno democrazia, come se in l’Italia ce ne fosse troppa, quando invece si sta esaurendo. 
L’altra tesi volgare a favore della riforma è che spogliando il Senato di una parte dei suoi poteri legislativi, si risparmierebbe il tempo della doppia lettura di molte leggi che oggi fanno la navetta tra Camera e Senato.
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