di Raniero La Valle
L’incanaglirsi della vita politica italiana, con la grande epifania della corruzione, con il governo impietoso dalle “misure brutali”, con il demiurgo lombardo e le primarie interpretate dallo sfidante come un gioco al massacro, ha fatto scomparire l’America. Le televisioni, che dovrebbero guardare in grande, al massimo spingono gli occhi sull’Europa per dirci che cosa ancora ci chiede¸ i giornali si riempiono dell’abbandono di Veltroni, della resistenza di D’Alema, di Renzi che va in autobus e Grillo che va a nuoto; e l’opinione pubblica, sempre meno informata e educata a capire come vanno le cose, precipita sempre più nel provincialismo culturale e nel qualunquismo politico. Nessuno si ricorda che c’è una realtà globale infermento, che si rischia la guerra tra Israele e Iran, che la Palestina è disperata, che l’Africa è sempre percossa da flagelli e da conflitti tribali, e che in questi giorni si gioca negli Stati Uniti il destino del mondo. Infatti l’elezione del presidente americano è una sentenza per il mondo; e allora sarebbe bene che tornassimo a scoprire l’America, per decidere poi che cosa dobbiamo essere e che cosa dobbiamo fare noi, Italia ed Europa.
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