Raniero
La Valle
Discorso tenuto ad Assisi il 21 agosto
2015 al 73° Corso di studi cristiani sul tema “Responsabili dell’immagine di
Dio”.
Mi era stato chiesto di raccontare “Il Dio in
cui credo, il Dio in cui non credo”. Ma questo voleva dire aprire l’armadio di
tutte le definizioni di Dio, di tutte le fantasie su Dio, e scegliere fior da
fiore, per ricostruire il Dio che mi piace, ed escludere i connotati del Dio
che non mi piace. Ma chi sono io per fare questa cernita?
Invece vi parlerò del Dio con cui sto. E’
chiaro che c’è un rapporto tra il Dio in cui si crede e il Dio con cui si sta.
Ma non sempre coincidono. Se si crede in un Dio che sulla croce apre le braccia
a tutti e poi in nome di Dio si mettono sul rogo gli eretici, è chiaro che non
si tratta dello stesso Dio. Il boia sta con un altro Dio.
La storia è piena delle macerie provocate dal
contrasto tra la fede creduta e le opere compiute in suo nome. Tutta la storia
del popolo di Israele nell’Antico Testamento è attraversata da questa tragedia.
Il Dio dei profeti non è il Dio nel cui nome le città cananee erano votate allo
sterminio.
E oggi il dramma storico è tale e così tragico
l’abuso per cui Dio viene innalzato sulle picche degli assassini, con la testa
dei decapitati in suo nome, che la salvezza non viene se ci mettiamo a
discutere sulle nostre diverse professioni
di fede, ma se il Dio con cui
decidiamo di stare non è il Dio della morte ma il Dio della vita, non è il Dio
che fa uccidere gli infedeli ma è il Dio nel quale non c’è il nemico.
Il male più grande viene da chi sta con un Dio
sbagliato, che corrisponda o no al Dio in cui dice di credere.
Ma c’è anche il problema di chi segue come se
fosse un Dio qualcuno o qualcosa che sa benissimo non essere un Dio.
Quelli ad esempio che stanno col Dio denaro
sanno benissimo che quello non è un Dio, ma un idolo; però ci stanno lo stesso,
perché se non fosse un idolo non potrebbero offrirgli sacrifici umani, come fanno
gli Stati che chiudono le porte dell’Europa provocando l’eccidio di migliaia di
profughi o come hanno fatto i potentati europei, a cominciare dal nostro
governo. dandogli la Grecia in sacrificio
Sono questi i motivi per cui preferisco parlare
del Dio con cui sto.
Continua...