giovedì 21 aprile 2011

“Quale laicità per quale fede”

intervento di Raniero La Valle al Festival della laicità di Reggio Emilia

Nella giornata conclusiva del “Festival della laicità” di Reggio Emilia, organizzato dalla rivista Micromega, si è tenuto il 17 aprile a Scandiano un incontro del pubblico con Raniero La Valle e Giovanni Franzoni sul tema “Quale laicità per quale fede”.

Interrogato sulle ragioni per le quali il laicato cattolico oggi sembra tacere, senza reagire alle invasioni di campo della Chiesa nella vita politica e nella stessa attività legislativa, Raniero La Valle ha così risposto:

"Purtroppo a tacere oggi non è solo il laicato cattolico – salvo eccezioni – ma è l’Italia tutta – salvo eccezioni – di fronte allo scempio che l’attuale classe politica di governo sta infliggendo al Paese; c’è una società intera che subisce e che tace, senza che prenda forma una reazione adeguata volta a salvare le istituzioni democratiche e la stessa anima del Paese corrotta dal nuovo fascismo.
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Assemblea Nazionale a Bologna dei Comitati Dossetti per la Costituzione

Comitati Dossetti per la Costituzione
Assemblea Nazionale
Bologna 29 aprile 2011, ore 15.30
UNITA’ E COSTITUZIONE
Per un ritorno alla dignità e alle urne 
Per una legislatura di ricostruzione e dialogo 
Per un voto libero ed eguale
Intervengono:
  • Raniero LA VALLE, Presidente dei Comitati Dossetti per la Costituzione
  • Luigi FERRAJOLI, Università di Roma - Vicepresidente dei Comitati Dossetti
  • Valerio ONIDA, Presidente emerito della Corte Costituzionale
  • Mario DOGLIANI, Università di Torino
  • Umberto ALLEGRETTI, Università di Firenze
  • Domenico GALLO, Consigliere Corte di Cassazione
L’Assemblea si svolgerà presso il Convento di San Domenico in Piazza San Domenico 13 Continua...

venerdì 15 aprile 2011

FUKUSHIMA

di Raniero La Valle
Una delle novità portate dalla nuova cultura della nuova destra della nuova Repubblica è di avere derubricato l’osceno. Esso non deve più essere nascosto, ma entrare “in scena”; difatti ha preso dimora nelle ville e nei palazzi del potere, è salito al governo, è entrato nel processo di formazione di un Consiglio regionale, trabocca nelle barzellette e nelle bestemmie del presidente del Consiglio. Tuttavia l’osceno maggiore è stato mostrato dalla Camera dei Deputati inchiodata per giorni e notti ai pulsanti del voto per decidere, sostituendosi ai giudici di Milano, di archiviare un processo di corruzione in atti giudiziari a carico del capo del governo. L’aula parlamentare al posto di un’aula di giustizia: non si potrebbe immaginare un conflitto di attribuzioni più evidente e ostentato di questo.
Allo spettacolo hanno concorso ministri che nelle stesse ore avrebbero dovuto affrontare la tragedia degli sbarchi a Lampedusa e dei naufragi a Pantelleria, ricucire lo strappo con l’Europa prodotto dalla
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domenica 3 aprile 2011

CONVOCATA PER IL 29 APRILE 2011 L'ASSEMBLEA NAZIONALE DEI COMITATI DOSSETTI PER LA COSTITUZIONE

Comitati Dossetti per la Costituzione

Assemblea Nazionale – Bologna 29 aprile 2011

UNITA’ E COSTITUZIONE

Per un ritorno alla dignità e alle urne
Per una legislatura di ricostruzione e dialogo
Per un voto libero ed eguale

L’inizio delle celebrazioni dell’Unità italiana e la divisione subito dopo prodottasi nel Paese sulla guerra alla Libia, insieme all’inasprirsi dei contrasti sulle condotte del presidente del Consiglio e del governo, hanno mostrato come senza la più rigorosa fedeltà alla Costituzione nemmeno l’unità è possibile. Affermare le
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La monomania della guerra

di Raniero La Valle


I monarchiani erano quegli eretici dell’antichità cristiana che per affermare l’assoluta unicità di Dio si opponevano alla nascente elaborazione teologica trinitaria; contro i diversi modi di intendere la distinzione tra il Padre e il Figlio incarnato, proclamavano: “monarchiam tenemus”, donde il nome di monarchiani. Da lì derivarono tutte le eresie monistiche: monofisismo, monotelismo, monoenergismo (una sola natura in Cristo, una sola volontà, una sola energia); vedendo una sola cosa quegli eretici non riuscivano a vederne e a concepirne altre, cioè non riuscivano a vedere il cristianesimo; erano maniaci di una sola cosa, non teisti, ma idolatri.

Anche gli statisti moderni sono monarchiani, conoscono una sola cosa, sanno fare una sola cosa, sono maniaci di una sola cosa: la guerra. Ci vuole il petrolio, bisogna allargare i mercati, c’è un dittatore, i diritti umani sono violati, un Paese è invaso, gli insorti sono repressi? Subito è pronta la risposta, quella “fretta della guerra” che è stata denunciata all’inizio dell’intervento contro la Libia
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