domenica 23 maggio 2010

Due strade

di Raniero La Valle


Ci sono sempre due strade, anche per la Repubblica, una per il bene, l’altra per il male. Due notizie giunte nello stesso giorno hanno aperto uno squarcio sull’una e sull’altra.

La prima notizia è che la Corte d’Appello di Genova ha rovesciato la sentenza di assoluzione, abbastanza scandalosa, che era stata pronunciata in primo grado per l’irruzione della polizia nella caserma Diaz nel luglio del 2001, durante il G 8 di Genova.
Che lì fossero stati commessi dei veri e propri crimini contro ragazzi inermi era apparso agli occhi di tutti, e non c’era stato bisogno di intercettazioni per scoprirlo. Per di più erano stati crimini commessi in nome dello Stato, a fini di ordine e sicurezza pubblica, così come erano interpretati dal governo del tempo; né erano stati eccessi di subalterni, ma esecuzione di ordini giunti attraverso una catena di comando risalente molto in alto.
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venerdì 7 maggio 2010

I MATERIALI DELL’UNITA’

di Raniero La Valle


È una gran fortuna che Pio IX non abbia seguito il patriottico abate Vincenzo Gioberti che avrebbe voluto metterlo a capo del federalismo italiano, “non solo come successore di Pietro, vicario di Cristo e capo della Chiesa universale, ma come doge e gonfaloniere della Confederazione italiana, arbitro fraterno e pacificatore di Europa, istitutore e incivilitore del mondo, padre spirituale del genere umano, erede e ampliatore naturale e pacifico della grandezza latina”. Fu una fortuna che Papa Mastai abbia tradito le speranze riposte in lui dai liberali ed abbia lasciato orfano il partito neo-guelfo, altrimenti forse non staremmo qui a festeggiare i 150 anni dell’unità d’Italia, e ancor maggiore sarebbe stato il danno per la Chiesa, che i bersaglieri non avrebbero potuto liberare dal potere temporale, come invece fecero suscitando, un secolo dopo, la gratitudine del papa Paolo VI.
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