Agli amici della Sinistra Cristiana
Roma, Festa della Liberazione 2009
.Cari Amici,
due scadenze ormai vicine possono imprimere un corso precipitoso alla caduta della democrazia italiana verso forme sempre più restrittive ed oligarchiche del potere politico: le elezioni europee, in cui per lo sbarramento del 4 per cento deciso di comune accordo tra i due maggiori partiti, rischia di ripetersi l’amputazione della rappresentanza e la esclusione della sinistra, già verificatesi nelle elezioni nazionali; e il referendum del 21 giugno che, col premio di maggioranza elargito al partito vincente anziché alla coalizione, mira alla cancellazione dal Parlamento e dal Paese di tutti i partiti ad eccezione di due.
due scadenze ormai vicine possono imprimere un corso precipitoso alla caduta della democrazia italiana verso forme sempre più restrittive ed oligarchiche del potere politico: le elezioni europee, in cui per lo sbarramento del 4 per cento deciso di comune accordo tra i due maggiori partiti, rischia di ripetersi l’amputazione della rappresentanza e la esclusione della sinistra, già verificatesi nelle elezioni nazionali; e il referendum del 21 giugno che, col premio di maggioranza elargito al partito vincente anziché alla coalizione, mira alla cancellazione dal Parlamento e dal Paese di tutti i partiti ad eccezione di due.
Per questo a me pare che l’interesse supremo delle prossime elezioni europee, al di là delle posizioni particolari di ciascuno, sia di salvare il pluralismo, e perciò che, oltre ai due partiti unici, altre liste riescano a superare la soglia del 4 per cento.
Ciò servirebbe anche a mantenere in vita la cultura della diversità e delle alleanze per quando si dovrà tornare a decidere col voto sul governo del Paese.
Mi è stata offerta la candidatura nella Circoscrizione Centro Italia (che comprende Roma, Lazio, Umbria, Toscana e Marche) dalla lista Rifondazione-Comunisti italiani-Socialismo 2000-Consumatori uniti, e per le ragioni suddette ho ritenuto mio dovere accettare.
Naturalmente a titolo personale, senza impegnare alcun altro, anche se le motivazioni e gli ideali sono quelli che ci accomunano essendoci incontrati nel progetto di dar vita a un servizio politico di Sinistra Cristiana-Laici per la giustizia, che resta sempre valido.
L’esigenza di superare la soglia del 4 per cento è particolarmente pressante per la sinistra divenuta – suo malgrado – extraparlamentare.
Certo sarebbe un bene che ambedue le liste di sinistra superassero la soglia di sbarramento; tuttavia quella che ha sollecitato la mia candidatura sembra maggiormente in grado di riuscirci, rendendo così efficaci i voti conferitile, sia per il suo insediamento nel Paese, anche per non aver abiurato le culture di provenienza, sia perché viene da una ricomposizione (Rifondazione e comunisti italiani) e non da una scissione.
In Europa si deve lavorare per un’uscita dalla crisi in positivo, che faccia dell’Europa una sola cosa con un mondo riconciliato e proteso alla giustizia.
Questa Europa, nuova ed unita, ha bisogno non solo del pragmatismo del fare, ma dei valori delle culture che l’hanno animata, da quella innovatrice dell’illuminismo a quella delle confessioni cristiane, del comunismo e del movimento operaio internazionale. Non la loro rimozione siccome “obsolete”, ma la loro fecondità può generare una cultura e una politica nuove, proporzionate alle sfide inaudite che l’umanità oggi deve affrontare.
Vi scrivo questa lettera perché tutto sia chiaro, anche in ordine a questa mia scelta.
Nessuno, avendo aderito all’appello per la Sinistra Cristiana, è pertanto coinvolto in essa.
Ma se qualcuno vorrà e potrà dare una mano a questa impresa, il suo apporto sarà molto gradito e apprezzato.
Con i più cordiali saluti
Raniero La Valle
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