sabato 12 settembre 2009

A Mantova, al Festival della Letteratura "Opposizione dura senza paura"

di MARIO BAUDINO



Ora e sempre
Fiera opposizione a Mantova. Luis Sepúlveda (nella foto) alza il pugno accolto da un’ovazione e tuona contro gli italiani che «hanno smesso di essere cittadini per essere telespettatori». Nadine Gordimer, premio Nobel, anche lei tra le ovazioni, ricorda che «in Italia ci sono innumerevoli esempi di corruzione», se la prende con Berlusconi e chiede al pubblico, a proposito di libertà di stampa: «Quanto liberi vi sentite voi di esprimere le vostre preoccupazioni?». Ricorda anche come in Sud Africa «chiunque abbia la sensazione di essere stato danneggiato da un articolo può aprire una vertenza legale in tribunale a porte aperte».



Chi l’avrebbe mai detto.
Gad Lerner è interrotto dagli applausi quando ironizza sulla Padania; persino il serissimo Raniero La Valle, parlando di fede e di esistenza di Dio, si concede una battuta su chi frequenta troppe ragazze disponibili: giù battimani.
Così, forse contagiati dal clima, i giovani industriali di Mantova sponsorizzano l’incontro con il sociologo Luciano Gallino e il giornalista Luca De Biase, dedicato alla crisi economica e finanziaria, e al modo in cui investiamo i nostri risparmi. Titolo, esemplato su una celebre frase di un giurista americano degli Anni Venti: «Non esiste un azionista innocente». Chi l’avrebbe mai detto.


Proustiana
Muriel Barbery racconta la genesi del suo best seller, dove il personaggio della portinaia inaspettatamente colta e raffinata è di certo uno degli elementi che più seducono il lettore. Nella prima versione, spiega, la portinaia Renée parlava un po’ come una caricatura di se stessa, aveva insomma un linguaggio basso e approssimativo.Poi l’editore le disse: «Per lei, in quanto scrittrice, tutto è possibile. Basta che lo voglia, e la sua portinaia può parlare come la duchessa di Guermantes». Detto fatto, nacque L’eleganza del riccio. Du côté de chez l’hérisson.



Off Mantova
Una presentazione «fuori festival», e anche un po’ polemica. L’ha organizzata l’editore Fanucci, oggi alle 17 nella libreria Mondadori di Mantova. L’autore invitato è Rina Frank, un’importante scrittrice israeliana, col nuovo romanzo Vite Fragili. Dialogherà con lei Pino Roveredo, autore che ha all’attivo anche un Campiello. Nasce così l’Off-festival. L’editore non fa mistero del fatto che ormai si sentiva un po’ snobbato dagli organizzatori. Negli anni, dice, lo hanno per lo più ignorato. «Ma se la loro ambizione è mettere il lettore al centro, non dovrebbero dimenticare quanti sono i lettori che seguono i nostri libri».

Nessun commento:

Posta un commento