VII Edizione “La Bibbia sulle
strade dell’uomo”
Catanzaro – Cosenza – Messina 20-22
novembre 2014
Vivrai del lavoro delle tue mani (Sal. 127, 2)
Messina 22 novembre 2014
Ci
vuole del coraggio ad assumere come tema di questo Convegno il lavoro, nel
momento della sua massima crisi. Le riflessioni svolte fin qui hanno mostrato
come il lavoro non sia un tema circoscritto,
un segmento dell’esperienza umana, ma investa l’intera esistenza, l’intera
concezione e l’intero destino umano, sia che lo si discuta in sede teorica, sia
che lo si canti nelle canzoni di dolore e di protesta, sia che sia oggetto
dello scontro sindacale e politico. Come ha detto il vice-sindaco di Messina
nel suo intervento di saluto, il fallimento del lavoro, di un lavoro, è il
possibile fallimento dell’esperienza umana.
Pertanto si
può stabilire un rapporto tra lavoro e civiltà, prendere il lavoro come misura
della civiltà, e identificare la storia del lavoro con la storia della civiltà.
E in questo quadro noi possiamo fissare un giorno preciso in cui la civiltà ha
raggiunto il suo culmine: ed è stato nella seconda metà del ‘900 quando in Italia, il 20 maggio 1970, è
stato promulgato lo Statuto dei diritti dei lavoratori; da lì poi è cominciato il
declino, una discesa che ora sta diventando un precipizio.
Ma
è molto significativo che quando nel Novecento il lavoro ha raggiunto la sua
massima forza e il più alto riconoscimento della sua dignità, esso non è giunto
a questo approdo da solo, ma insieme a molte altre istanze sociali e ad altre
conquiste.
Lo Statuto
dei diritti dei lavoratori è arrivato infatti, tra gli anni sessanta e settanta
del secolo scorso, con molte altre cose grandi e preziose.
Il 12
dicembre 1962, come volano d’avvio del centrosinistra si è avuta la
nazionalizzazione dell’energia elettrica
con una legge firmata da Fanfani, Colombo, La Malfa, Tremelloni; essa
consacrava l’idea che le grandi risorse non dovevano essere fonte di
speculazione privata, ma dovevano essere messe al servizio dell’utilità comune.
Il 31 dicembre 1962 era la volta della Scuola media statale obbligatoria, per
una scuola che fosse veramente una scuola di tutti , di cui anche gli sfavoriti, i
disabili fossero al centro; il 6 agosto 1967 arrivava la legge urbanistica che
offriva ai comuni lo strumento dei piani regolatori, innovando per la prima
volta la materia dopo la legge urbanistica del 1942; nel febbraio 1968 si faceva la legge per
l’elezione dei consigli regionali e con i provvedimenti finanziari del 16
maggio 1970 per l’attuazione delle regioni si poteva giungere alle prime
elezioni regionali nel 1970; l’11 dicembre 1969 c’era la legge per l’
Università.
Continua...